Così è (se vi pare)

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Così è (se vi pare)

“Così è (se vi pare)” – Spettacolo destinato alle scuole secondarie di II grado

Di
Luigi Pirandello

Adattamento
Giuseppe Bisicchia e Massimo Giustolisi

Regia
Giuseppe Bisicchia e Massimo Giustolisi

SINOSSI

“Così è (se vi pare)”, esemplare indagine in tre atti che provoca e contrappone due “teatri”, è definita dall’autore una parabola: qui un’intera città di provincia si unisce a condurre un’inchiesta su due personaggi assai grigi ma consapevoli di essere “diversi”: il signor Ponza e sua suocera, la signora Frola, che si accusano reciprocamente, con molta dolcezza, di essere pazzi perché intrattengono rapporti diversi con la stessa persona, considerata dall’uomo una seconda moglie, dalla donna, sua figlia e prima moglie dell’uomo.

L’inchiesta assume toni inquisitori e crudeli da parte dei benpensanti provinciali, che diventano veri e propri carnefici dei due personaggi. Questi, sempre più isolati come vittime, sono sempre più solidali tra di loro. Fino alla comparsa finale della signora velata che dichiarerà di essere sia la figlia della signora Frola, che la seconda moglie del signor Ponza e per sé nessuna: “Per me io sono colei che mi si crede”, battuta che provoca il commento di Laudisi, personaggio-guida del dramma, e portavoce dell’autore: “Ed ecco, o signori, come parla la verità” e la sua risata (che chiude ogni atto). Questa battuta ha provocato una lettura dell’opera in chiave relativistica (legata anche alla parentesi del titolo), cioè come dramma dell’inconoscibile verità.

La visione di questo spettacolo, da parte dei ragazzi delle scuole medie inferiori e medie superiori, oltre a rappresentare un’occasione ideale per esaltare il valore dello straordinario talento drammaturgico di Luigi Pirandello, sarà utile per dibattere sul tema della diversità.

Il lavoro di regia punterà molto su questo argomento: le relazioni interpersonali sono, di fatto, una “galleria di volti” che irrompono nel nostro spazio vitale e ai quali rispondiamo in forme differenti e a ciascuno, a suo modo, in forma singolare.

Entrare in relazione con l’altro innegabilmente vuoi dire entrare in contatto con un’altra identità, cioè con qualcuno che è “diverso”.

La scenografia ricreerà le allucinazioni dentro cui si muoveranno “gli indagati”, come in un vero e proprio tribunale, grazie anche al suggestivo disegno luci ed alle intense emozioni che restituisce il commento musicale.

La presenza-assenza della Signor Ponza, protagonista silenziosa della pièce, incomberà come un fantasma sulle vite dei personaggi, per tutto il corso della vicenda, diventandone il drammatico fulcro.

Date:

  • 17 Marzo ore 9:00 e 11:00
  • 18 Marzo ore 9:00 e 11:00
  • 19 Marzo ore 9:00 e 11:00

Durata:
75 minuti

Tipologia:
Spettacolo di prosa

Scheda spettacolo